PRENOTA IL TUO CAPODANNO NEL DESERTO 2023 ADESSO: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. tel. +39.348.2653245

 

 

MEDAGLIA D'ORO CHALLENGE DU FENNEC - TRANSFENNEC 2010

I piloti dalla Scuola italiana di quad, guidati dal rosatese Igor Orso, si sono classificati primi e hanno vinto la medaglia d'oro alla Transfennec, il quad raid più importante a livello europeo, che ha registrato la partecipazione di oltre 200 piloti di nazionalità diverse, nel difficile contesto del deserto tunisino. La gara si è svolta nell'arco di sette giorni e consisteva nel raggiungere dei Way Point da Gps comunicati dalla direzione. Da questi, un segnale di radiofrequenza al satellite che registrava la posizione e il tempo impiegato. In questo modo non si possono registrare inconvenienti al conteggio cronometrico. Lo scorso anno la stessa competizione aveva registrato la presenza di un solo pilota italiano. Grazie al lavoro svolto da Igor Orso, fondatore della Scuola italiana di quad, nell'ultima edizione i concorrenti in azzurro erano 29. Il primo gruppo, vincitore del titolo assoluto della Transfennec 2010, era composto dallo stesso Orso, 36 anni, da Michele Ferrari, 40 anni, da Marco Villani, 64, e da Francesco Ariani, 45.

Nella classifica europea, medaglia d'argento per il gruppo francese “Vip Air” e di bronzo per la “Cam Quad”, stessa nazionalità. «Il segreto della vittoria - commenta Orso - è consistito nel saltare le pause per il pranzo. In questo modo abbiamo risparmiato tempo e siamo stati in grado di evitare gli inconvenienti del cibo che appesantisce la guida pomeridiana. Fra gli altri piloti della rappresentativa italiana si sono distinti Vincenzo Luongo, Marisa Panella e Marco Balboni. Il direttore sanitario e medico federale Aurelio Tommasi del Suem di Crespano ha salvato la vita a un pilota francese che, dopo la caduta, aveva riportato la frattura della clavicola, di una scapola e di alcune vertebre».M.B.

Il Giornale di Vicenza 30 dicembre 2010

 

 

La Tunisia fa parte del continente africano ed anche se organizzati quasi a livello Europeo è possibile notare delle mancanze per quanto riguarda l’aspetto medico e farmaceutico, questo per consigliare eventuali parteci- panti con particolari patologie a premunirsi prima della partenza del ne- cessario essendo consapevole della probabilità di non trovare il farmaco in Africa.